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2017- Astronomia con le orecchie - Linear Apparecchi acustici
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2017- Astronomia con le orecchie

Eravamo abituati a considerarla come una scienza fatta di occhi e telescopi, ma per catturare le onde gravitazionali l’astronomia ha dovuto farsi crescere le orecchie: con una battuta il New York Times (scorso dicembre) ha salutato lo sviluppo scientifico tra i più promettenti dell’anno 2016. Dal punto di vista della ricerca astronomica infatti, il 2017 si apre con le prospettive di ricerca più interessanti: la registrazione delle onde gravitazionali, cioè le curvature nello spazio-tempo causate dallo scontro di buchi neri, la conferma sperimentale della teoria della relatività generale, resa pubblica da Albert Einstein nel 1915. Il segnale (onde gravitazionali prodotte dalla fusione di due buchi neri, avvenuta 1,4 miliardi di anni fa) è stato rilevato grazie ai potenti interferometri di LIGO (Laser Interferometer Gravitational wave Observatory) negli Stati Uniti. (Il loro suono -come ha suggerito il New York Times – si può ascoltare qui: http://podcasts.nytimes.com/podcasts/2016/02/11/science/space/ligo-chirp/LIGOChirp.mp3).

Rispetto ai mesi passati, attualmente la potenza degli interferometri è stata ancora migliorata (15-20% più sensibile) e dal marzo 2017 saranno affiancati dll’italiano VIRGO, il rivelatore dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) con bracci da 3 km, costruito nella campagna pisana.

Gli osservatori per onde gravitazionali rappresentano uno strumento unico per indagare lo spazio; questi particolarissimi messaggeri cosmici portano con sé informazioni che non saremmo in grado di ottenere in altro modo.

VIRGO funzionerà giorno e notte, ascoltando tutti i segnali che arrivano da qualunque parte dell’Universo.

L’INFN, assieme al Centre National della Recherche Scientifique CNRS francese, ha avviato il progetto per l’interferometro VIRGO, a Cascina (PI) presso lo European Gravitational Observatory EGO, che lo gestisce. VIRGO è un progetto nato dall’originale idea dell’italiano Adalberto Giazotto e del francese Alain Brillet. Vi collaborano 250 fisici e ingegneri, di cui la metà dell’INFN, provenienti da 19 istituti europei in Italia (INFN), Francia (CNRS), Olanda (Nikhef), Ungheria (MTA Wigner RCP) e Polonia (POLGRAW group). L’INFN partecipa a VIRGO con le proprie Sezioni presso le Università di Pisa, Firenze con il gruppo di ricerca di Urbino, Perugia, Genova, Roma Sapienza, Roma Tor Vergata, Napoli, Padova, e i Centri Nazionali Tifpa di Trento e GSSI dell’Aquila.