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Elaborazione spaziale: un video-gioco in aiuto - Linear Apparecchi acustici
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Elaborazione spaziale: un video-gioco in aiuto

Un disturbo di elaborazione spaziale, che colpisce in Australia almeno 18mila bambini in età scolare, pare sia stato diagnosticato e risolto, grazie a un video-gioco.

Spatial Processing Disorder è il nome attribuito al disagio infantile, individuato dal  National Acoustic Laboratory (Nal) di Melbourne. Si tratta di un problema molto diffuso, che impedisce ai piccoli scolari di riconoscere alcuni suoni, in presenza di un rumore di fondo, anche se nelle loro orecchie non c’è niente che non funzioni. Sarebbe il cervello infatti a non elaborare correttamente i suoni.

La causa rimane sconosciuta, ma i sintomi sono comuni in molti bambini che hanno avuto in passato un’infezione all’orecchio medio. Le conseguenze in classe sono preoccupanti ai fini dell’apprendimento.

I ricercatori del National Acoustic Laboratory già due anni fa hanno messo a punto un video-gioco, facilmente scaricabile sul computer di casa, in grado di insegnare ai bambini la capacità di cogliere i suoni individuali. L’elaborazione spaziale infatti aiuta a concentrarsi sul singolo suono, ignorando quelli provenienti da altre direzioni, una delle principali competenze cui ci affidiamo per ascoltare la voce di chi parla in ambienti rumorosi.

Il video-gioco fornito alle famiglie “E’ come un esercizio ginnico per il cervello –ha spiegato lo scienziato Harvey Dillon, direttore del NAL– Quando il bambino indovina la provenienza del suono, colpisce un bersaglio o manda la palla in rete e vince punti. Bastano tre mesi di questo passa-tempo, perché la percezione dei suoni diventi corretta.”