Get Social With Us
Il suono leggendario degli Stradivari - Linear Apparecchi acustici
22208
post-template-default,single,single-post,postid-22208,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled,select-child-theme-ver-1.0.0,select-theme-ver-3.6,wpb-js-composer js-comp-ver-6.7.0,vc_responsive

Il suono leggendario degli Stradivari

Un esperimento condotto tra gli auditorium di New York e Parigi ha cercato di stabilire quale fosse il suono migliore, mettendo a confronto i violini moderni e quelli costruiti dal mitico liutaio cremonese Antonio Stradivari (1644-1737).

I risultati sorprendenti hanno indicato che il pubblico preferiva il suono di quelli più recenti: il test, pubblicato da Pnas (la testata dell’Accademia nazionale delle scienze degli Stati Uniti) è stato condotto con la collaborazione del Centro nazionale per la ricerca scientifica francese.

Sono stati coinvolti un auditorium da 860 posti con 82 spettatori al di là dell’Oceano, uno da 300 con un pubblico di 137 persone da quest’altra parte; dieci violinisti hanno suonato, da soli e accompagnati da un’orchestra, tre violini moderni (meno di 10 anni di vita) e tre Stradivari.

Già un’altra ricerca, a cura dell’Università nazionale di Taiwan, aveva tentato di svelare il segreto di Stradivari, che pare sottoponesse il legno dei suoi strumenti a un trattamento completamente diverso da quelli praticati successivamente, tuttora in parte misterioso. Piccoli frammenti degli antichi strumenti sono stati sottoposti a esame spettroscopico, risonanza magnetica, diffrazione con luce di sincrotrone, analisi termogravimetrica e calorimetria differenziale a scansione.

Sfatare una leggenda come questa degli Stradivari farebbe in effetti molto comodo ai produttori di strumenti moderni… A tale riguardo, Salvatore Accardo, violinista e direttore d’orchestra, ha messo in guardia dalle pagine de “Il Corriere della Sera” (9-05-2017): “Si è semplicemente persa la cultura della qualità del suono, non si è più in grado di coglierla. Colpisce quello forte, aspro, prodotto dagli strumenti moderni. Non dico che non siano fatti bene, ma la qualità del suono è un’altra cosa.”