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Dimmi come parli e ti dirò come stai - Linear Apparecchi acustici
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Dimmi come parli e ti dirò come stai

I programmi di Intelligenza artificiale tracciano le voci per selezionare i clienti, per capire il loro umore, per affidare i colloqui di lavoro ai robot… una delle aziende informatiche più attive in questo settore, la tedesca Audeering (spin-off dell’Università Tecnica di Monaco di Baviera), ha messo a punto una piattaforma capace di riconoscere una serie di malattie, dalla sola voce di chi parla al telefono. L’affidabilità del sistema andrebbe dal 70 al 90 per cento. La svolta verso la diagnostica medica sarebbe avvenuta nel periodo della pandemia da Covid: dalla sola voce il programma era in grado di identificare i malati con una precisione del 90 per cento, senza tampone. Ne è derivata un’intensa ricerca volta a selezionare sempre più marcatori vocali che dessero la possibilità di riconoscere anche altre patologie. Oggi i dati come tono, timbro, intonazione, ritmo di una sola frase pronunciata al microfono vengono confrontati con quasi settemila biomarcatori vocali divisi per etnia, età, sesso, lingua, ritrovati grazie al confronto tra soggetti sani e malati: non solo Covid, ma anche depressione, Alzheimer, Parkinson, patologie cardiovascolari, del sistema respiratorio, narcolessia, sclerosi multipla, autismo…  ogni malattia risponde a un preciso set di marcatori; inoltre l’intelligenza artificiale è in grado di cogliere qualsiasi tremore o segnale impercettibile all’orecchio umano, ma che può fare la differenza. Il programma potrà essere utilizzato su ampia scala non solo per eseguire le diagnosi ma anche per controllare il decorso delle diverse malattie nel tempo.