Come sentono gli occhi
Nella comprensione del linguaggio parlato, la vista avrebbe un ruolo molto importante, superiore a quanto ipotizzato finora. In particolare, nelle situazioni che possono generare incertezze, le informazioni relative al labiale provenienti dalla corteccia visiva hanno la precedenza su quelle uditive. L’ipotesi è stata sostenuta da un gruppo di neuroscienziati dell’Università dello Utah a Salt Lake City, in un articolo pubblicato sulla rivista PLoS ONE.
Nel corso degli esperimenti, i ricercatori hanno osservato come, durante la percezione delle sillabe, l’area uditiva primaria sia influenzata dalle informazioni visive. Fin dagli anni Settanta è noto il cosiddetto “effetto McGurk”, che dimostra l’interazione tra l’udito e la visione e spesso la prevalenza di quest’ultima nel recepire i messaggi vocali. I meccanismi che determinano questo fenomeno finora erano rimasti oscuri. Grazie alla collaborazione di quattro volontari, sono stati registrati i e analizzati i segnali cerebrali nella regione del cervello che elabora il suono, ovvero la corteccia temporale.
I risultati raccolti potranno servire a chiarire i meccanismi che nei bambini permettono di associare i suoni al movimento delle labbra, sia i problemi legati alla dislessia, dovuti all’integrazione tra stimoli visivi e uditivi.