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Neuroscienze in musica - Linear Apparecchi acustici
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Neuroscienze in musica

Perché l’ascolto della musica preferita induce nelle persone le stesse reazioni fisiologiche ed emotive, indipendentemente dal brano musicale prescelto? Qualunque ritmo si prediliga, lo schema di attivazione cerebrale è lo stesso per tutti, che si ascolti Beethoven o Eminem.

Una ricerca pubblicata lo scorso aprile su Scientific Reports indaga su questo settore delle neuroscienze, in parte ancora inesplorato: un gruppo di ricercatori americani, guidati da Robin Wilkins della Wake Forest School of Medicine a Winston-Salem, nel North Carolina, ha sottoposto a risonanza magnetica funzionale 21 persone, mentre ascoltavano brani di cinque generi musicali diversi (classica, rap, country, rock, tradizionale cinese).

Nel corso degli esperimenti è stato notato un aumento delle connessioni nel circuito cerebrale noto come default mode network, di cui alcune ricerche hanno dimostrato il collegamento con il pensiero introspettivo o creativo.

Un secondo importante risultato dello studio di Wilkins e colleghi è la scoperta che, durante l’ascolto della musica preferita, l’ippocampo, la cui attività è associata al consolidamento dei ricordi delle esperienze sociali ed emotive, risulta scollegato dalla corteccia uditiva, che raccoglie ed elabora le informazioni percepite dall’orecchio.

La ricerca potrebbe avere interessanti ripercussioni nei percorsi di musicoterapia.