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Pipistrelli ordinati e in ascolto - Linear Apparecchi acustici
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Pipistrelli ordinati e in ascolto

Pur non essendo ciechi i pipistrelli, quando volano di notte, per muoversi e orientarsi più che la vista utilizzano la ecolocalizzazione, emettendo ultrasuoni con la laringe e il naso e interpretando l’eco di ritorno come una mappa degli oggetti che li circondano, di cui riconoscono così dimensioni e distanza. Tuttavia per gli scienziati restava un mistero la loro capacità di muoversi in massa, ad alta velocità e distanze ravvicinatissime, come accade per molti di loro all’uscita dalle grotte. In questo momento infatti, migliaia di pipistrelli sono capaci di volare da un’apertura ampia appena tre metri quadrati al ritmo di 115 individui al secondo, evitando le collisioni con i loro simili, utilizzando l’ecolocalizzazione anche all’interno dell’apparente cacofonia di ultrasuoni prodotta dalle emissioni di ogni individuo del gruppo. Una ricerca congiunta dell’Università di Tel Aviv e dell’Istituto Max Planck, pubblicata sulla rivista Pnas ha chiarito il meccanismo. I ricercatori hanno equipaggiato decine di pipistrelli, che volavano all’interno di un gruppo di migliaia di individui, con emettitori di segnali e rilevatori di ultrasuoni in modo da tracciare il mondo sonoro in cui si muovevano, definito sinteticamente come “un incubo da cocktail party”. I dati sono stati poi inseriti in un modello virtuale per essere analizzati. La colonia studiata, composta da maschi della specie Rhinopoma microphyllum, ha dato le prime risposte: prima di tutto i pipistrelli uscendo all’aperto si allontanano gli uni dagli altri per ridurre la cacofonia di ultrasuoni, ma lo fanno in maniera ordinata e senza perdere il legame del gruppo; quindi non vanno ognuno per conto proprio, ma seguono un comportamento condiviso. In secondo luogo i pipistrelli, in un contesto di forte densità di individui, adattano il loro modo di emettere ultrasuoni: non differenziano le frequenze fra loro per riconoscersi, come si era ipotizzato in passato, ma riducono l’intensità dei suoni e aumentano il livello delle frequenze, in modo da poter essere più precisi nell’individuare gli oggetti molto vicini.