Un gruppo di ricerca guidato da Takumi Kagawa e Masashi Kato presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Nagoya ha scoperto che l’utilizzo di “una tecnologia di stimolazione sonora unica” – un dispositivo che stimola l’orecchio interno con una specifica lunghezza d’onda sonora – riduce la cinetosi (ovvero il mal d’auto). Un solo minuto di stimolazione basta a contenere il senso di confusione e disagio avvertiti dalle persone che leggono un testo dentro un veicolo in movimento. I risultati dello studio, pubblicati su Environmental Health and Preventive Medicine, suggeriscono una via semplice ed efficace per trattare questo disturbo molto comune. “La nostra ricerca ha dimostrato che la stimolazione a breve termine con un suono unico allevia i sintomi della cinetosi, come nausea e vertigini”, ha affermato Kagawa. “Il livello sonoro effettivo rientra nell’intervallo di esposizione quotidiana al rumore ambientale, il che suggerisce che la tecnologia sia efficace e sicura”. Lo studio rappresenta un’estensione delle recenti scoperte sul suono e sui suoi effetti sull’orecchio interno. Prove numerose suggeriscono che stimolare la parte dell’orecchio interno associata all’equilibrio con un suono unico possa potenzialmente migliorare l’equilibrio. I ricercatori hanno identificato tale suono a 100 Hz come frequenza ottimale. “Le vibrazioni stimolano gli organi otolitici dell’orecchio interno, che rilevano l’accelerazione lineare e la gravità”, ha spiegato Kato. “Questo può attivare ampiamente il sistema vestibolare, responsabile del mantenimento dell’equilibrio e dell’orientamento spaziale”. Durante l’esperimento, alcuni volontari sono stati esposti al suono unico, quindi la cinetosi è stata indotta tramite un’altalena, un simulatore di guida o un viaggio in auto; infine i ricercatori hanno utilizzato il controllo posturale, le registrazioni ECG e i risultati del questionario di valutazione della cinetosi per valutare l’efficacia della stimolazione. Si è riscontrata una migliore attivazione del nervo simpatico e un’attenuazione di sintomi di “stordimento” e “nausea. Questi risultati -ha spiegato Kato- suggeriscono che l’attivazione dei nervi simpatici, spesso disregolati in caso di cinetosi, sia stata oggettivamente migliorata dall’esposizione a un suono unico. Il rischio per la salute derivante dall’esposizione a breve termine al nostro suono unico è minimo. Il livello di stimolo è ben al di sotto degli standard di sicurezza acustica sul posto di lavoro”. Questi dati suggeriscono un modo sicuro ed efficace per alleviare la cinetosi, offrendo potenzialmente aiuto a milioni di persone che ne soffrono. I ricercatori intendono sviluppare ulteriormente la tecnologia con l’obiettivo di un’applicazione pratica in diverse situazioni di viaggio, inclusi gli spostamenti aerei e marittimi.