Virus a ultrasuoni
Il prototipo di un virus a ultrasuoni, in grado di infettare i computer anche se non sono connessi al web, è stato messo a punto in Germania, presso l’Istituto di ricerca Fraunhofer. Gli esperti, mettendo a frutto note tecniche di trasmissione del suono in ambiente subacqueo, hanno realizzato il “fantavirus”: il codice utilizza frequenze impercettibili all’orecchio umano e per trasmettere dati impiega i microfoni e gli speaker sempre accesi dei computer. Lo spettro di trasmissione può essere esteso grazie a una serie di rimbalzi acustici; una volta “contaminato” il computer potrebbe trasmettere dati senza che nessuno se ne accorga.