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“Audible Universe” per ascoltare il cosmo - Linear Apparecchi acustici
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“Audible Universe” per ascoltare il cosmo

Negli ultimi anni si è sempre più diffusa l’abitudine di trasformare i segnali elettromagnetici in arrivo dallo spazio in suoni e musica: così immaginiamo di ascoltare il suono di un buco nero o di una nebulosa, ma non si tratta del rumore reale di questi oggetti celesti, bensì di elaborazioni molto sofisticate di informazioni diverse, trasformate in suoni. Spesso questa attività si riduce a un puro divertimento privo di risvolti pratici, tuttavia si è cominciato a capire che potrebbero arrivare anche indicazioni utili dal punto di vista scientifico.
“Il nostro sistema uditivo – spiega Bruce Walker, uno scienziato del Georgia institute of technology – può spesso distinguere modelli, estraendo significati, anche quando il nostro sistema visivo non è in grado di farlo”.
In passato trasformare i dati dei fenomeni dello spazio in suoni ha portato a scoperte sorprendenti, come i micrometeoroidi che bombardano veicoli spaziali e i fulmini su Saturno. L’utilizzo sistematico per uso scientifico di questa tecnica di sonorizzazione, chiamata in inglese “sonification”, sta muovendo i primi passi. Uno studio avviato nel 2021, chiamato Audible Universe è stato presentato su un articolo pubblicato sul sito di Nature lo scorso novembre. Il progetto ha l’obiettivo di mettere insieme le competenze di esperti di spazio cosmico e di ricercatori in campo del suono e della sua percezione. L’articolo presenta cinque strumenti già disponibili per l’elaborazione di dati non sonori, ad esempio StarSound, che mappa genericamente qualsiasi tipo di dato astronomico trasformandolo in caratteristiche audio di base (frequenza, intensità, durata).