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Culle sonore - Linear Apparecchi acustici
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Culle sonore

Un ingegnoso sistema combinato di suoni e vibrazioni, che riproducono la voce della mamma (o del papà) all’interno delle incubatrici per neonati pretermine, è stato adottato dal 2013

presso il reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Civile di Brescia.

Le “culle sonore”, ideate dal ricercatore bresciano Alfredo Bigogno sono state pensate al fine di rendere più confortevole la permanenza dei neonati nelle incubatrici, normalmente rumorose per la presenza dei suoni freddi e anonimi generati dalle tecnologie necessarie al monitoraggio e alla sopravvivenza del bambino.

A confermare l’utilità del “vibrotrasduttore”, diversi studi condotti nel reparto di terapia intensiva neonatale degli Spedali Civili di Brescia: dati basati su scale del dolore e sui parametri vitali e di mimica facciale indagati nel neonato indicano che la terapia vocale avrebbe un chiaro effetto consolatorio.

Il meccanismo per trasferire il suono sotto forma di vibrazione è semplice: basta registrare la voce e poi appoggiare l’apparecchio sulla termoculla.

Il prossimo passo è la predisposizione di una sorta di “album sonoro famigliare”, curato dall’associazione «Mami Voice», grazie ad un’app. I neo genitori potranno registrare la propria voce in modo da riutilizzarla all’occorrenza. Sarà messa a disposizione una sorta di banca dati vocale, cui potranno accedere in caso di bisogno.