Get Social With Us
Il riscaldamento globale cambia i rumori nel mare - Linear Apparecchi acustici
24808
post-template-default,single,single-post,postid-24808,single-format-standard,ajax_fade,page_not_loaded,,vertical_menu_enabled,select-child-theme-ver-1.0.0,select-theme-ver-3.6,wpb-js-composer js-comp-ver-6.7.0,vc_responsive

Il riscaldamento globale cambia i rumori nel mare

Moto ondoso, frane sottomarine, ghiacci che si rompono, fenomeni eruttivi, animali che si scambiano segnali: le acque del mare non sono silenziose come si potrebbe immaginare. Alla grande varietà di suoni naturali, si aggiungono sempre più quelli delle attività umane: motori, eliche, esplosioni, perforazioni. Ma l’influenza dell’uomo potrebbe in futuro avere un effetto ancora più incisivo e permanente, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista “Earth’s Future”, cui ha partecipato l’Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale italiano. L’effetto preso in esame è quello derivato dal riscaldamento globale. Secondo lo studio, se non verrà mitigato il cambiamento climatico, entro la fine di questo secolo la velocità del suono nel mare aumenterà dell’1,5 per cento. Lo studio considera che il cambiamento avverrà in particolare in due aree, nel Mare di Groenlandia e nell’oceano Atlantico. Qui sono state fatte analisi a profondità di 50 e 500 metri, che hanno dato gli stessi risultati in entrambi i casi: nello scenario peggiore l’aumento sarà di oltre l’1,5%, ovvero di circa 25 metri al secondo sia nelle acque più superficiali sia in quelle più profonde.
“Abbiamo calcolato – spiega una delle autrici dello studio, Alice Affatati, ricercatrice di bioacustica al Memorial University di Terranova e Labrador (Canada) – le variazioni di temperatura e salinità sulla base di set di dati pubblici e open per definire lo scenario sonoro del futuro. La modifica della velocità del suono ha un impatto rilevante e può influire sulla capacità degli organismi marini di nutrirsi, comunicare, trovare compagni, evitare i predatori”.