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Le grandi orecchie di una piccola mosca - Linear Apparecchi acustici
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Le grandi orecchie di una piccola mosca

Una piccola mosca parassita originaria del Centro America utilizza un infallibile sistema di localizzazione sonora.

Per individuare le proprie vittime, la femmina di Ormia Ochracea  si serve di un apparato uditivo molto efficiente, capace di percepire la provenienza del canto dei grilli.

La capacità di distinguere la fonte dei suoni sfrutta i tempi diversi che essi  impiegano per arrivare alle due orecchie; il meccanismo è comune nei mammiferi, ma in una mosca così piccola tra le cui orecchie corre una distanza di due millimetri (circa 4 milionesimi di secondo il ritardo dei suoni percepiti) si tratta di un’eccezione. Il perfetto funzionamento dell’apparato ha sorpreso gli scienziati, che già 20 anni fa hanno indagato al riguardo. Ora i ricercatori dell’Università del Texas (Austin), guidati da Michael L. Kuntzman e Neal Hall, intendono riprendere gli esperimenti. L’obiettivo sarebbe riprodurre artificialmente un amplificatore direzionale miniaturizzato, ispirandosi all’apparato fisiologico della piccola mosca.